ESTATE
04/08/2013
Sbuffando, è in corso l'estate. Indipendentemente dal tempo e dal danaro a disposizione, quasi per tutti è difficile evitarne le conseguenze: code, magliette, sudore, ciccia biancarossablù (i colori in sequenza), caduta dei sensi di colpa e del pudore. Tutti però possono difendersi dalla banalità. Del linguaggio, del movimento, della moda.
1) Non dite che andate in ferie. Concedetevi un lessico da signori: voi ovunque siate - anche rimanendo a casa vostra, per dire - siete in vacanza (online, il Sabatini Coletti: Periodo di libertà dal lavoro o dagli obblighi scolastici in coincidenza con festività, turni di riposo o altre circostanze).
2) Tutti o quasi (a parità di disponibilità economiche, è evidente...) possono comprare le stesse cose, gli stessi pacchetti turistico-sognatori, vestendo nello stesso modo - o provando a farlo - e dicendo le stesse cose. Se vi va fatelo pure, ma alcune cose forse riflettendo potreste evitarle.Tutti partono il 2 di agosto alle 7 di mattina? Voi fatelo la notte prima. Non potete? Fatelo quella dopo, due dopo! Che divertimento è intasare le strade di code da asfissia? Restate a casa qualche ora di più. Sistemate la cassetta degli attrezzi, dormite, visitate una mostra, fate l'amore; partirete più leggeri.
3) Tutti i giornali sono pieni di suggerimenti sul bonton da spiaggia, che possono apparire banali ma sono quasi sempre giusti. Dunque copritevi, usate con moderazione i cellulari, siate parchi col cibo in pubblico, rispettate l'ambiente (alzi la mano chi sa quanti anni impiega la sabbia a liberarsi da sola di un filtro di sigaretta).
4) Diceva Mario Monicelli che la vera felicità è la pace con sé stessi (banale? insomma...), e per averla non dovremmo tradire la nostra natura. Ecco, in vacanza almeno sarebbe bello stare con le nostre aspirazioni, anche se non sono di moda. Certo, se avete desideri che non potete comprare, il ragionamento non vale, ma al contrario si. E non tutti riescono a farlo. Vi va pizza e mortadella? Pizza e mortadella sia.
5) Tutti i giorni sono buoni per essere felici, anche quelli di vacanza, per carità, ma non solo. Ricordarsene può aiutare sia le ferie che il rientro...