L'ULTIMA BANDIERA


04/12/2014

Oggi parliamo di bandiere, approfittando di due coincidenze. La prima. Il 4 dicembre (oggi, appunto), il Martirologio Romano ricorda Santa Barbara, Patrona del Corpo dei Vigili del Fuoco. La seconda. E’ ai Vigili del Fuoco che è stata concessa l’ultima (in ordine di tempo) bandiera ufficiale in uso agli organi centrali della Repubblica (consegnata il 25 maggio 2009).

Le fonti del riconoscimento sono complesse e superflue da riassumere qui. Per chi desideri approfondire, vanno ricercate negli articoli 32, 96 e 236 della Convenzione di Montego Bay del 10-12-1982 sul diritto del mare e nella L. 321 del 24-10-2003 di ratifica di un Memorandum di intesa Governo-NATO del 2001, detto Accordo di Bandiera Italia-SACLANT (Sen. DDL XIV/2371). 

La bandiera - costituita dal tricolore caricato al centro dell'emblema dello Stato di cui al Decreto legislativo 5 maggio 1948 n. 535 - assomiglia a quella messicana. Certo, le proporzioni sono differenti (4:7 contro il nostro classico 2:3), e anche il simbolo della ruota dentata con la stella è ben diverso dall’aquila sul cactus che morde il serpente, ma resta il fatto che, da lontano, confonderle è possibile.

Non sembri una questione di lana caprina: nell’immediato secondo dopoguerra la cancellazione della croce sabauda dal bianco del tricolore causò un piccolo contenzioso proprio con i messicani, dal momento che la loro bandiera navale - biancorossoverde senza stemma -  coincideva perfettamente con la nostra nazionale. Per ovviare all’inconveniente il Messico adottò un vessillo marittimo  differente.

Perché dunque un problema simile non si è posto oggi?  Va ringraziata la Federazione Internazionale Associazioni Vessillologiche (FIAV), che nel frattempo (1981) aveva elaborato il “Simbolo Vessillologico” o “Flag Identification Symbol”, grazie al quale ogni bandiera è riconoscibile non solo per colori (completi di pantone), stemmi e misure, ma anche tramite un  "logo" di specificazione dell'uso.

Si tratta di una piccola griglia composta da sei spazi che possono (o meno) essere riempiti con un punto. La riga superiore identifica l’uso a terra, quella inferiore l’uso in mare. La colonna di sinistra l’uso civile, quella centrale l’uso istituzionale (o di Stato), quella destra l’uso militare. I punti indicano casi e qualità che ogni bandiera è ammessa a rappresentare.

Nel caso del tricolore assegnato alla flotta dei Vigili del Fuoco, il simbolo è il seguente: e significa "Bandiera navale e di navigazione di Stato per il naviglio, navi galleggianti, unità e mezzi navali delle amministrazioni dello Stato adibite a servizio governativo non commerciale il cui personale non è sottoposto ad amministrazione militare". Così, con un buon binocolo e una lista di bandiere del mondo (recuperabile con facilità in rete), non si pone alcun problema di identificazione.

(Scritto con Gianfranco Giancaterino)

iscriviti alla newsletter