Maiuscole nel pronome.
18/11/2005
Nella corrispondenza, dando "del lei" all'interlocutore, si usa indicare il pronome con l'iniziale maiuscola (es. "Le sarei grato", "... La ringrazio per la Sua cortese attenzione", ecc.). Quando si usa un tono un po' più confidenziale e ci si dà del tu (sebbene in modo formale) può essere corretto scrivere la T maiuscola? Inoltre, se nel testo si fa riferimento ad una terza persona particolarmente importante, è corretto indicare con lettera maiuscola il pronome relativo a questa terza persona? (es. "Ti allego una lettera indirizzata a XYZ. Ti sarei grato se potessi inoltrarla alla Sua attenzione con una Tua nota di accompagnamento).
Risposta
Secondo noi, NO, non è corretto per nulla. Anzi, ci pare una buona causa (piccola piccola, è chiaro, non si tratta dei destini del mondo...) da sposare quella dela lotta alle maiuscole nel corpo della lettera; qual è la ragione per la quale si ritiene giusto volgere al maiuscolo la T di tu, la L di Lei, o addirittura la V di Voi? O ancora, la S di Suo se LUI è una persona di riguardo? Maggior rispetto per chi riceve la lettera? MA ANDIAMO! Allora perché non tutto maiuscolo, il LEI? Anzi, tutto scritto con un carattere più grande o in grassetto? Anzi, sottolineato o colorato? Questa posizione estrema - purtroppo - non è (ancora) condivisa e quindi è meglio attenersi a regole più prudenti per non indisporre il destinario della missiva. Quindi: tu e non Tu; Lei e non lei; comunicarle e non comunicarLe. Preferiremmo niente maiuscole nel testo, ma realisticamente bisogna acconciarsi, ahinoi!, all'uso di cortesia corrente o resistere, sapendo però che qualcuno potrebbe adirarsi... Piaccia o non piaccia.
REPLICA......
Sono d'accordo con voi al 100%. La questione era nata da una piccola discussione con una collega. Credo che la guerra alle maiuscole nel corpo della lettera sia ancora lunga, ma noi faremo il possibile per vincerla!