Menu.
29/04/2003
Ho bisogno di informazioni più dettagliate sulla composizione di un menu.
Risposta
I menu (parliamo di quelli "privati", non dei menu "da ristorante") servono ai commensali per avere notizia di quello che mangeranno e berranno, in modo da potersi regolare (se c'è qualcosa che non piace, ad esempio), e nelle occasioni particolari sono belli e a volte utili ricordi. I menu sono posti sulla destra dei piatti. Consistono in cartoncini semplici o doppi. I primi, di una sola facciata, potete scriverli anche a mano; la successione delle vivande e la data sono sufficienti (quello che sta scritto al numeri 5, insomma). Quelli destinati a occasioni importanti hanno il cartoncino doppio, preferibilmente bianco, eventualmente con un bordo, un logo e, se volete, un disegno a rilievo (ma è chiaro che più roba c’è, come al solito, più si rischia di sbagliare). All’interno, unito da un cordoncino, un foglio doppio (più piccolo di quello esterno, altrimenti non c’entra bene). Avrete così otto pagine.
1. eventualmente con logo;
2. vuota;
3. alto al centro motivo della colazione o del pranzo (colazione/pranzo in onore del Presidente dello Stato di Squagliacolla e della signora Minnie), la località e la data (l’ora è superflua);
4. vuota;
5. il menu vero e proprio separando in modo marcato (con una cornicetta o una riga) gli antipasti dai primi, i primi dai secondi e i secondi dai terzi e distinguendo (con un doppio spazio) i diversi primi dai diversi secondi in modo visibile; staccato in basso a sinistra, i vini, con la specificazione della casa di produzione e dell’annata (ricordatevi di non scrivere sul menu la parola “menu” né l’indicazione caffè o liquori);
6. vuota
7. vuota
8. vuota.
I menu vanno riletti attentamente prima di metterli in tavola: capita a volte che qualche orrendo refuso venga a rovinarvi il lavoro di settimane, e se ve ne accorgete all’ultimo momento l’unica risorsa che rimane, pur con la morte nel cuore, è non metterli proprio.