Presidente emerito.
08/07/2003
Vorrei avere delle delucidazioni su quando si utilizza il titolo "emerito". Mi sfugge infatti quando un professore è "emerito" o meno. Inoltre, perché i media definiscono Cossiga come "presidente emerito", mentre Scalfaro è solo "ex presidente"?
Risposta
"Emerito" sta per "chi conserva il grado e la dignità di un ufficio che ha cessato di esercitare". La dignità dell'appellativo, però, non è automatica. Ad esempio, dopo essere andato in pensione un professore per diventare "emerito" ha bisogno di una delibera del Consiglio di facoltà alla quale seguirà il decreto del Rettore. Ancora: nel settembre 2001 è stata istituita formalmente la figura di Presidente della Repubblica emerito, che prima non esisteva ed è qualcosa di diverso rispetto alla situazione precedente: non solo infatti quel decreto definisce alcune prerogative degli ex Presidenti della Repubblica (tipo: posizione nelle cerimonie) ma lascia pensare che abbia uno status "in espansione". In parole povere: se quello che spetta a un "ex" può apparire come una sorta di "regalo" fatto a una persona che è stata molto importante, in quanto "emerito" si può ritenere di aver diritto a vantaggi per quel che si è e non per quel che si era. Da qui l'aspirazione dei Presidenti in carica a legittimare gli "emeriti". Anche la Corte Costituzionale ha istituzionalizzato i Presidenti emeriti (gli "ex") cui riconosce di potersi fregiare di quel titolo con vantaggi "istituiti" e non "concessi". La differenza è sottile (spesso neppure definita in termini materiali) ma esiste. Naturalmente, quel che è vero per Cossiga è vero allo stesso modo per Scalfaro: se qualcuno definisce emerito il primo ed ex il secondo, sbaglia!