Scrivere gli indirizzi.
Il nostro ufficio spedisce ancora per posta, periodicamente, un determinato numero di atti in copia per conoscenza. Dovendo inserire gli indirizzi dei riceventi sulla busta e nelle lettere di accompagnamento, in che forma devono essere scritti? Cosa maiuscolo e cosa minuscolo? Il titolo dei destinatari quale deve essere (tutti civili)? Egregio Signore è tuttora utilizzato?
Risposta
Nella prima facciata della lettera il nome e il cognome del destinatario stanno in basso a sinistra dopo il testo; si tratta del cosiddetto "piedino" che va impostato così: titolo accademico/onorifico (eventuale; è possibile e corretto usarlo ma a noi non piace) e nome COGNOME (prima linea); incarico (seconda linea); ufficio (terza linea); indirizzo (quarta linea); codice di avviamento postale e CITTA' (quinta linea leggermente staccata). Esempio:
(Prof.) Pico DE PAPERIS
Capo Ufficio Stampa
Becchimi e Miglio - Servizi di Ristorazione
Via della Zuppa, 34
04554 PAPEROPOLI
Per la busta valgono le stesse regole, ma il titolo accademico/onorifico qui è calorosamente consigliato.
"Egregio Signore", ovunque e a qualsiasi titolo, non lo usiamo mai. Molto meglio (ma qui siamo in esordio di lettera) "Signor Segretario generale" (se di Segretario generale si tratta), "Signor Direttore Generale" (se trattasi di Direttore Generale), "Gentile Direttore" (se quella è la qualifica), ovvero "Gentile Dottore" o anche "Gentile Dottor Florini".