Matrimonio, Condoglianze, Festività - per non sbagliare vestito, regali, parole

scegli argomento ˅
news

PIANTE, FIORI, FRUTTA E VERDURA

10 novembre 2017

Un fiore è sempre una soluzione comoda se c'è da "portare qualcosa", quasi mai più economica delle proverbiali due bottiglie di vino, però di sicuro effetto. 

Precisazione: conoscere il linguaggio dei fiori - passione peraltro degna della massima considerazione - non è necessario per regalarne, e pensare che mandar rose rosse significhi ancora comunicare proposta d'amore è idea oramai perlomeno bislacca.

A che cosa va fatta attenzione, allora? 

Mai supermazzi o fiori giganti, a meno di conoscere qualità e capienza dei vasi di casa. La reazione infatti di solito è: "Gesù, e mo'?" (leggetela negli occhi dei destinatari mentre si investigano sul dove e sul come: spesso finiscono nella vasca da bagno, le rose a gambo lungo...). Inoltre, per quanto sia difficile, solitamente, convincere il venditore a rinunciarci, un bel mazzo non ha bisogno di cellophane né di "nebbiolina": carta paglia e un filo (perfetti ai tulipani e ai fiori di campo) fanno sempre miglior figura di qualsiasi fiocco.

Da evitare i fiori troppo odorosi (lilyum, mimose, fresie). Se deve essere una "confezione", meglio scegliere orchidee su un ramo: quando sistemate in vasi di vetro diventano un piccolo ecosistema che dura a lungo senza fatica (per i pignoli, pare che nel linguaggio dei fiori l'orchidea voglia dire: "Grazie per esserti concessa". Carino, no?).

La regola dice che i fiori vanno regalati in numero dispari o a dozzine, ma non conosciamo nessuno che ricevuto in dono un mazzo si sia messo a contare. Comunque, sempre meglio dispari (uno e non due, ma uno è indicato per persona molto cara e vicina; tre e non quattro).

Anche agli uomini, naturalmente, possono essere regalati fiori, magari di colori decisi (rosso blu o arancio) e in una confezione sobria, senza nastrini di velluto o di seta, per dire, però se il pensiero va a qualcuno con cui non si è intimi con una pianta è più difficile sbagliare.

Quanto alle piante (perfette se si conoscono gli spazi della casa di destinazione), da preferire quelle in grado di sopravvivere almeno una mesata a prescindere dalle cure ricevute. Le piante grasse sono difficili da ammazzare però attenzione perché spesso chi non le ama alla follia quasi non ne sopporta la vista. Una soluzione di compromesso (cara ma non troppo, almeno 30 euro e fino a massimo 80: di più è un albero) è la Beaucarnea Recurvata, altrimenti detta mangiafumo, che per seccarla ci vuole un pollice nero doc.

Al posto dei fiori si possono regalare centrotavola, vale a dire composizioni basse (basse!) da collocare sul tavolo da pranzo o altrove in casa. I centrotavola, non sembri strano, sono belli e insoliti anche di verdura e/o di frutta. In Giappone la frutta, sceltissima e buonissima (da loro, anche carissima) viene regalata perfino al posto dei fiori. L'idea merita approfondimento anche qui; certo, non quattro mele nella busta di plastica, ma in un bel piatto bella frutta magari dell'orto o di sicura provenienza, perché no?

Se siete stati coraggiosi con la frutta, quella va portata; quanto al resto, si spedisce. Prima o dopo? Se non si ha familiarità con chi invita conviene portare, o meglio mandare prima (in caso di centrotavola bisogna però tenere presente che un arrivo in anticipo potrebbe "obbligare" chi lo riceve a sistemarci il desco e magari aveva previsto un altro addobbo). Altrimenti, è carino mandar cose dopo, ma occorre che la confidenza (e la self confidence) sia tanta da consentire un arrivo a mani vuote.

DAI TELEGRAMMI DI CONDOGLIANZE AL FUNERALE (3)

6 luglio 2015

I funerali (a differenza della morte) non sono tutti uguali.

O meglio, i funerali non sono tutti uguali nei dettagli e nella pubblicità. Piaccia o no (e rimandando alla "Livella" di Totò per il resto), capita che a maggior riguardo in vita corrisponda maggior riguardo lasciando la valle di lacrime Ecco alcune delle differenze che caratterizzano il trapasso di chi, sulla terra, era noto. 

Funerali Necrologi (e coccodrilli) di una persona nota.

Nei funerali di una persona nota è inevitabile (diversamente dai necrologi "comuni)", che il testo dei necrologi contenga qualcosa sulla professione o il ruolo dello scomparso. Pur tenuto conto di questo, chiunque si trovi a scriverne uno sia sobrio: è vero che sono sempre i migliori che se ne vanno, ma le lodi sperticate è meglio siano riservate ai messaggi di cordoglio.

Come si scrive un telegramma di condoglianze in questi casi? I telegrammi (che se provengono da una "personalità" vengono affidati in genere anche alla stampa per la divulgazione), servono a riassumere la vita del defunto e a ribadire la considerazione e/o il ringraziamento di chi scrive: insomma, una sorta di testimonianza. Purtroppo può capitare che i messaggi di cordoglio vengano pubblicati prima o addirittura "a prescindere" dal fatto che le autorità scriventi si siano fatte realmente vive con i parenti. 

La necessità della camera ardente rappresenta un'altra differenza sostanziale rispetto ai morti "comuni". Per i VIP (salvo loro disposizione differente, ma questo vale per tutto) l'esposizione del corpo a volte è indispensabile: troppe persone al funerale potrebbero rappresentare perfino un problema di ordine pubblico. Non è inusuale che l'apertura sia concordata con una delle massime autorità dello Stato, se ha espresso il desiderio di intervenire. Spesso, il numero di cuscini o corone è incredibilmente alto: la raccomandazione di tenere fuori i fiori, in questi casi, è assoluta.

Funerale di persona nota

Non si mettono segnaposti sui banchi (in chiesa non andrebbero nemmeno riservati i posti, d'accordo, ma almeno si salvino le apparenze), e comunque, a un funerale dovrebbe valere per tutti la regola di arrivare il prima possibile, se si vuole sedere "avanti". Un saluto a moglie (marito) e figli solo se si ha con loro conoscenza diretta o si conosceva bene il defunto(a), o si è una delle massime autorità dello Stato. La bara in una cerimonia laica - in piazza, può capitare - non è rivolta al palco degli oratori ma verso il popolo (mentre in chiesa guarda l'altare qualsiasi potente), così come le eventuali scorte d'onore (che in chiesa, per non dare le spalle all'altare, si fronteggiano).

 

Ultima memoria: se viene proclamato il lutto nazionale - di uno o più  giorni non fa differenza - o comunque si vogliono tenere a mezz'asta le bandiere, che siano abbrunate tutte insieme (il Tricolore giù e la bandiera europea su non si possono proprio vedere).

C'è molto altro, naturalmente; ma dell'argomento abbiamo già parlato in due occasioni, il 29/01/2003 - LA MORTE E L'ELEGANZA, sul funerale di Giovanni Agnelli e il 13/04/2005 - LA MORTE E LA SANTITA', sulla Messa esequiale di Giovanni paolo II: chi ha curiosità di saperne di più, digiti i titoli in Home Page.

social
Online dal 2001 - Web Design: Yayamedia Srl